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AROMATHERAPY


AROMATHERAPY
Il trattamento aromaterapeutico aiuta a curarsi e mantenersi in buona salute attraverso l'uso corretto e l'applicazione di olii essenziali ricavati dalle piante.
L'uso di trattare il corpo con erbe ed in modo specifico con olii aromatici risale almeno al 2000 a.C.
Probabilmente i Cinesi e gli Indiani lo conoscevano da epoca antichissima, nella Bibbia si trovano citazioni circa l'uso di piante medicinali e di essenze a scopo terapeutico, ed anche gli Egizi ne facevano largo uso.
Col passare del tempo le capacità curative delle piante furono progressivamente dimenticate, lasciando molto più spazio al loro impiego in campo cosmetico o alimentare
Fu Gottefosse, un chimico, la prima persona che scrisse un trattato moderno sull'aromoterapia. Durante un esperimento chimico, lo studioso si scottò seriamente una mano. In laboratorio aveva occasionalmente a disposizione dell'olio essenziale di lavanda e vi immerse subito la mano ustionata. L'ustione guari in tempo brevissimo, poche ore, senza nessuna cicatrice.
Da allora Gottefosse fece molti esperimenti per attestare le qualità delle essenze, scoprendo che gli olii essenziali e le loro proprietà penetrano molto facilmente attraverso la pelle raggiungendo per mezzo dei liquidi extracellulari il sangue e la linfa, che a loro volta li portano in circolo fino ai vari organi. Da allora gli studi ed i risultati ottenuti in questo campo sono stati numerosi.
Quanti di noi avranno beneficiato degli effetti calmanti e rilassanti di tisane di camomilla o valeriana, o degli effetti analgesici dei decotti di salvia.
Estrarre l'olio essenziale di una particolare pianta significa ottenere un concentrato delle sue proprietà benefiche. Attraverso l'aromoterapia vengono introdotte nel corpo con diverse tecniche queste proprietà, ottenendo dei risultati tangibili e relativamente veloci. I modi più semplici e più efficaci per utilizzare gli olii essenziali per combattere qualsiasi tipo di disturbo sono:
1) l'ingerimento (uso interno);2) l'inalazione;3) i bagni;4) gli impacchi;5) i massaggi.
L'ingerimento quotidiano di olii essenziali garantisce il giusto equilibrio e il funzionamento dell'intestino, combattendo inoltre le infezioni interne.
L'unico problema è che gli olii essendo molto concentrati hanno un sapore sgradevole ed è quindi consigliato prenderli da i a 3 gocce in una zolletta di zucchero, o in acqua e miele, o in una tisana almeno 2 volte al giorno. I disturbi che possono essere curati per via interna sono: tosse, raffreddore, mal di testa, cistite, indigestione, calcoli, depressione, ecc.
Le inalazioni sono indicate per coloro che non possono prendere medicine. Il modo consiste nel mettere una decina di gocce su di un fazzoletto tenendolo vicino al naso, oppure lo stesso numero di gocce in acqua bollente e respirarne il vapore.
Le inalazioni sono principalmente usate per tensioni, disturbi respiratori, mal di gola, ecc.
Per i bagni alcune gocce dovranno essere aggiunte all'acqua molto calda (10 gocce per mezza vasca). Il bagno dovrebbe durare almeno un quarto d'ora Sono particolarmente utili per insonnia, disturbi mestruali, tensione nervosa, ritenzione di liquidi e disturbi circolatori. Gli impacchi sono utili per malattie della pelle e contusioni, basta applicare un panno di cotone imbevuto d'acqua e di 2 o 3 gocce di olio sulla zona in questione.
Il massaggio è il trattamento più utile nell'ambito dell'aromoterapia, occorre semplicemente massaggiare la parte interessata con alcune gocce d'olio. E' necessario che gli olii siano puri, senza aggiunta di alcool o mischiati con altre sostanze.
Come sapere se un olio è puro? Sicuramente dal prezzo!
Ecco per praticità alcune malattie ed i relativi olii che possono portare beneficio:

Anemia
limone, timo, cipresso.
Emorroidi
ginepro, calendola.
Geloni
linone.
Pressione alta
lavanda, melissa, origano.
Pressione bassa
salvia, timo.
Vene varicose
cipresso, calendola
Coliche
bergamotto, menta, finocchio.
Costipazione
finocchio, canfora, pepe nero.
Diarrea
eucalipto, camomilla, ginepro.
Diabete
geranio, ginepro, rosmarino.
Fegato
limone, salvia, rosa, calendola.
Inappetenza
bergamotto, mirra, issopo, ginepro.
Nausea
lavanda, melissa, menta, legno di sandalo.
Stomaco
bergamotto, menta, rosmarino.
Vomito
limone, finocchio, rosa.
Calcoli
limone, ginepro, geranio.
Diuretico
salvia, legno di sandalo, canfora.
Forfora
rosmarino, legno di cedro.
Disturbi mestruali
salvia, rosa, ginepro, finocchio.
Distorsioni
eucalipto, lavanda, canfora, calendola.
Ansia
basilico, camomilla, melissa, rosa, nèroli.
Insonnia
basilico, camomilla, lavanda, origano, legno di sandalo.
Malattie della pelle
erba moscatella, camomilla, menta.
Influenza, tosse
eucalipto, finocchio.
Emicrania
basilico, rosa, origano, cipresso.
Mal di denti
salvia, ginepro.
Otite
basilico, issopo, rosa.
Raffreddore
limone, eucalipto, benzoino, pepe nero.

Ayurveda and Panchakarma therapy

L'Ayurveda (dal sanscrito "scienza della vita") è la scienza medica indiana dalle origini antichissime.
Il suo campo d'azione non si limita solo alla cura specifica delle malattie del corpo, ma in effetti può essere considerata una disciplina di vita che si occupa della salute e dell'equilibrio dell'individuo seguendone in tutti gli aspetti la sua crescita fisica, mentale e spirituale.
L'Ayurveda è un sistema olistico di medicina ancora oggi molto praticato e da tempo noto anche in Occidente. L'esistenza di ogni essere individuale non può essere scissa dall'universo che lo circonda, l'uomo quindi è considerato un microcosmo, un piccolo universo a se.
Le leggi che regolano la natura, e gli elementi che la compongono (terra, acqua, fuoco, aria ed etere) sono gli stessi presenti nell'essere umano. Giacchè noi siamo parte del macrocosmo questi elementi si trovano anche dentro di noi e, nel nostro corpo ci sono parti che li rappresentano.
Dalla combinazione dei cinque elementi della natura sopracitati, secondo l'Ayurveda nel nostro corpo nascono tre principi base o "umori": Vata, Pitta, Kapha che governano le funzioni biologiche e psicologiche. E' dal loro squilibrio che nasce la malattia.
Mentre per la nostra cultura occidentale la diagnosi è l'identificazione della malattia dopo la sua manifestazione, per l'Ayurveda essa nasce da un controllo delle costanti interazioni tra ordine (salute) e disordine (malattia) nel corpo, controllo che avviene in modo preciso attraverso diversi metodi come: l'osservazione del polso, degli occhi, della lingua, del viso, delle unghie e delle labbra.
Queste indagini sono comuni anche nella medicina cinese, così come è comune l'idea dell'esistenza di canali di energia (in questo caso chiamati nadi) e dei punti di concentrazione energetica chiamati i sette chakra.
Il primo chakra. è in relazione all'elemento terra e governa le funzioni dell'escrezione, dell'eiaculazione e del parto. La sua energia comincia dalla parte bassa del bacino fino alla pianta dei piedi.
Il secondo chakra è collegato all'elemento acqua e governa i movimenti delle membra, la circolazione e sovrintende alle funzioni dell'apparato genito-urinario. La sua energia comprende tutta la parte centrale del bacino e la parte posteriore renale.
Il terzo chakra, elemento fuoco, dirige le funzioni della digestione e dell'assimilazione. E' all'altezza dello stomaco.
Il quarto chakra, elemento aria, sovrintende le funzioni del cuore e dei polmoni. E' situato nel petto.
Il quinto chakra e situato nella zona della gola ed è collegato con l'elemento etere. Governa la parola-suono articolato ed il suono percepito dalle orecchie.
il sesto e settimo chakra sono situati nella zona del capo ed anch'essi sono collegati con l'elemento etere. Ajna, o sesto chakra, significa centro del comando, della visione totale ed è situato tra gli occhi. Il settimo è situato sulla sommità del capo.
Il fattore più importante da determinare durante una visita Ayurvedica è individuare la tipologia del paziente, cioè se questi appartiene principalmente al tipo Vata, Pitta o Dosha. Ciò viene determinato oltre che con un'analisi globale delle persona, con una leggera pressione del polso con le dita indice, medio e anulare. Sempre sul polso il medico sente in diversi punti le influenze dei cinque elementi identificando così dove esistono delle carenze energetiche.
Oltre a prescrivere farmaci ayurvedici, o infusi di erbe e piante per la cura della malattia, la medicina ayurvedica consiglia anche (diversi esercizi di yoga o norme comportamentali igieniche e alimentari, massaggi con olii caldi, tiepidi o freddi a seconda del problema.
Diamo ora delle veloci indicazioni riguardo ai tre tipi di "umori" che abbiamo già menzionato.
Il tipo Vata (vento) è di corporatura leggero, esile, un po' freddo. Avrà tendenza ad amare il calore del sole, a dormire poco e con sonno leggero e sogni fantasiosi.
Sarà di facili entusiasmi e tenderà continuamente a lamentarsi per ciò che non può avere Intelligente e di facile apprendimento. Imprevedibile e molto emotivo.
Il tipo Pitta (bile) è un tipo caldo, facilmente eccitabile, esagerata predilezione per il freddo. Ha un polso regolare e una buona circolazione dei fluidi del corpo. Mente critica, creativa e con una emotività aggressiva.
Il tipo Kapha (flegma) sarà di corporatura pesante, lento e metodico, fermo, tollerante, paziente e con una buona memoria. Il sonno è pesante e la digestione è molto lenta.
Per mantenerci sani, questa antica medicina e scienza di vita ci suggerisce di mantenere una dieta equilibrata ed una stabile e salutare routine della quale fanno parte discipline tradizionali come lo yoga o le pratiche di respirazione o altre più "spirituali" come ad esempio la meditazione.
La dieta deve tener conto dell'individuo ed anche delle stagioni. Esistono cibi caldi (da evitare d'estate) come ad esempio quelli piccanti, e cibi freddi (da evitare in inverno) come gelati, bevande fredde, yogurt e formaggi. Esistono cibi virtuosi cioè salutari come gli ortaggi, la frutta, i legumi, i cerali che sono quindi consigliati e cibi dannosi o non salutari come ad esempio carne, pesce e uova che sono quindi altamente sconsigliati.